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La Valle Malvaglia
Si tratta di un paesaggio di particolare bellezza e caratterizzato al punto da indurre l'autorità cantonale e federale a designare l'intero comprensorio quale zona di pianificazione oggetto di approfonditi esami socio-economici e territoriali.
[Malvaglia alta da Tana da Fi] Foto: cortesia di Scossa-Romano Ferruccio Essa si intaglia nell'arco alpino da poco sopra al villaggio a ridosso del massiccio dell'Adula, ovvero da Ponterio all'alpe di Quarnei. Nel suo tratto inferiore sprofonda nel fianco della montagna dando origine alle gole dell'Orino che prendono il nome, così come la frazione sita sul fondo valle, dall'omonimo fiume. Geograficamente confina a sud con la Val Pontirone, ad est con la parte superiore della Valle Calanca, a nord con la Val Soia ed ad ovest con la Val Dongia.
[Villa di Dagro] Foto: cortesia di Scossa-Romano Ferruccio
Siamo in grado di affermare che la Valle Malvaglia fu abitata in modo permanente per molto tempo. Rifacendoci alla storia più recente, lo stanno a dimostrare le chiese che troviamo negli agglomerati più importanti a Madra, Dandrio, Dagro, Chiavasco e Anzano dove pure si trova l'antica residenza del parroco per non dire dei forni, dei mulini, delle residenze scolastiche ad Anzano e Dandrio, quest'ultima trasformata ora nel ridente "Ristoro Alpino".
[Villa di Dandrio] Foto: cortesia di Scossa-Romano Ferruccio
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